La Secchia Rapita

La Secchia rapita 

Cos’ha di tanto speciale un secchio di legno? Risponderebbero senza indugi i modenesi del 1325 che sottrassero la secchia da un pozzo pubblico di via San Felice a Bologna, dopo aver riportato un’insperata vittoria contro gli avversari bolognesi nella Battaglia di Zappolino. Da allora, come racconta Alessandro Tassoni nel poema eroicomico La Secchia Rapita del 1622, l’umile manufatto è stato trattato come un vero e proprio trofeo di guerra.
L’originale è oggi custodito nel Camerino dei Confirmati, mentre il pubblico può ammirare una copia dell’antico trofeo in una stanza della Ghirlandina, dove “la Secchia fu subito serrata ne la torre maggior, dove ancor stassi in alto per trofeo posta e legata con una gran catena a curvi sassi”, come scrive Tassoni nel suo poema.