Gli autoritratti di Adeodato Malatesta
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IMM.2 Adeodato Malatesta Autoritratto 1860 circa

Adeodato Malatesta, Autoritratto, olio su tela, 1842 

Adeodato Malatesta, 
La famiglia Malatesta,
olio su tela, 1828-1833 

Il personaggio pensieroso collocato al centro è il capitano delle guardie ducali Giuseppe Malatesta, ritratto insieme alla moglie Carlotta Montessori e ai suoi undici figli. Dietro di loro il giovane Adeodato ritrae l’intera famiglia includendo anche il fratello defunto Pio, immortalato nella tela che lui stesso sta dipingendo. La datazione dell’opera è incerta ma gli studiosi sono concordi nel collocarla tra il 1828 e il 1833, periodo in cui la formazione del pittore si va completando grazie ai soggiorni di studio in città come Venezia e Firenze. Come tanti altri artisti del suo tempo, a partire dal 1860 Adeodato cominciò a sperimentare l’uso della fotografia per avvicinarsi maggiormente a una pittura del vero che gli permise di prediligere una linea di contorno meno decisa e dare ampio spazio ai contrasti chiaroscuri. Ne è testimone il suo Autoritratto eseguito intorno a quegli anni quando ormai il pittore ha alle spalle una importante carriera artistica, nomine importanti ed è ormai prossimo ad assumere la carica di presidente delle Tre Accademie Emiliane. In basso a destra di questo autoritratto si legge la sua firma e la dedica all’amico Emilio Righetti, importante uomo politico della Modena negli anni dell’Unità d’Italia.